A volte (a noi donne accade spesso) capita di
acquistare un prodotto cosmetico che ci attrae per l’odore, per la confezione,
per il colore, per l’effetto che vanta di avere.
Torniamo a casa, fiere del nuovo entrato tra i prodotti del nostro beauty case,
e lo proviamo.
La maggior parte delle persone possono tranquillamente utilizzare i prodotti di
bellezza, low cost e non, altre possono
avere reazioni cutanee ad alcuni di essi.
I sintomi possono
presentarsi dopo uno o più usi del prodotto o può capitare che la reazione si scateni dopo anni di utilizzo
I problemi vanno da semplici irritazioni della pelle, dette eruzioni cutanee,
fino a reazioni allergiche vere e proprie.
Esistono 4 tipi di reazioni allergiche, ma quelle che
riguardano i prodotti cosmetici sono quelle di tipo I e IV.
Le reazioni di tipo I sono quelle a sviluppo immediato che provocano bruciore,
prurito, arrossamento della zona su cui viene applicato il prodotto.
Quelle di tipo IV sono dette anche ritardate e sono caratterizzare da una
sensibilità o da una vera allergia ad un ingrediente specifico contenuto nel
prodotto, con manifestazioni cutanee come arrossamento, gonfiore, prurito o
vesciche sulla pelle.
Nonostante
in commercio ci siano numerosi prodotti definiti inodore, è possibile che tra
gli ingredienti siano stati inseriti degli agenti mascheranti, cioè fragranze,
per coprire odori chimici. Quindi è
importante leggere bene le etichette per assicurarsi della totale assenza di
profumo.
Altri ingredienti che possono provocare
reazioni cutanee sono i conservanti, contenuti in tutti i prodotti cosmetici. Essi
sono degli agenti capaci di prolungare la stabilità dei preparati cosmetici
perché sono in grado di ritardare o prevenire vari tipi di alterazione.
Il butilidrossitoluolo (BHT), il butilidrossianisolo (BHA), l’acido ascorbico,
l’acido fosforico, l’acido tartarico, l’acido citrico, l’acido etilendiamminotetraacetico (EDTA),
il sodio metabisolfito, il tocoferolo, l’acido benzoico e i parabeni sono i
conservanti più utilizzati e anche più nominati tra i “pericolosi”. In linea
generale, tutti i conservanti potrebbero provocare reazioni cutanee, ma non a
tutti.
Come facciamo quindi ad evitare spiacevoli reazioni
cutanee ai cosmetici?
Per prima cosa sarebbe utile scegliere prodotti con ingredienti più “naturali”
o meglio dire, meno lavorati.
Poi, se si tratta di un prodotto nuovo, che non abbiamo mai provato, è
opportuno fare una piccola prova sulla parte interna del gomito attendendo
48-72 ore e controllando se la parte si arrossa, gonfia o brucia.
Eventualmente, meglio non usarlo!
Per quanto riguarda i profumi , applicare la fragranza sugli abiti
e non sulla pelle riduce il rischio di reazioni.
Infine, attenzione alle diciture "ipoallergenico",
"Dermatologicamente testato” e simili…non garantiscono che la pelle non
reagisce.
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Esempio di reazione allergica provocata
da un eyeliner a penna. |
Purtroppo tra i prodotti di bellezza che possono provocare reazioni cutanee
troviamo saponi da bagno, detergenti, antitraspiranti, ombretti, creme
idratanti, lozioni permanenti (in particolare quelli contenenti gliceril monotioglicolato), shampoo, tinte per labbra, smalti (in
particolare quelli contenenti formaldeide),
tinture
per capelli, contenenti p-fenilendiammina e persolfato di ammonio.
ARTICOLO SCRITTO DA ME E GIA' PUBBLICATO SUL SITO www.voir.it